Stipendio di un ingegnere navale

Il mondo nautico ti appassiona e vorresti ricevere una formazione per diventare in futuro un professionista in questo settore? Una buona idea è studiare per essere un ingegnere navale, anche detto ingegnere nautico o marittimo. Sarebbe un iter non semplice, ma soddisfacente dal punto di vista lavorativo, personale ed economico. Lo stipendio di un ingegnere navale è infatti tra i più sostanziosi nel settore dell’ingegneria.

Tuttavia, decidere di voler lavorare come ingegnere navale comporta compiere una scelta che ha una certa influenza sulla vita privata poiché, al di là alle mansioni che svolge in ufficio, un ingegnere marittimo deve spesso trascorrere del tempo su di una nave o su una piattaforma petrolifera per effettuare test tecnici e verificare le prestazioni o per raccogliere dati utili per la manutenzione e deve, quindi, allontanarsi per alcuni periodi dalla famiglia.

Qualora tu voglia intraprendere una carriera simile, dovresti riflettere se può davvero essere la strada giusta per te. Per scoprirlo, è opportuno informarsi anche sul percorso universitario che ti attende, sulle competenze che maturerai, oltre che sui margini di guadagno che potrai raggiungere. Questo articolo ti fornirà le risposte che cerchi.

Qual è la formazione e quanto guadagna un ingegnere nautico con laurea triennale?

Come per molte altre specializzazioni di Ingegneria, anche per quella navale puoi partire con l’indirizzarti verso il corso di Ingegneria industriale a opzione navale, della durata di tre anni.

Nel primo anno di corso dovrai affrontare l’esame di Analisi Matematica I che serve a fornirti delle nozioni fondamentali per studiare anche altre discipline tecniche e scientifiche, dovrai prepararti, inoltre, per l’esame di Geometria, allo scopo di acquisire ottime conoscenze dell’algebra lineare e della geometria analitica e dovrai dedicarti all’apprendimento di Chimica generale e applicata, con uno sguardo rivolto alla struttura atomica, ai legami chimici, alle reazioni delle varie sostanze, alla termodinamica e alla cinetica chimica, fino a conoscere tutti i tipi di metalli.

Fondamentale è lo studio sia di Fisica generale, trattando, in particolare, le leggi della meccanica e delle forze, sia di Informatica, poiché l’ingegnere nautico deve sapersi avvalere dei software per la progettazione dei veicoli marini. Durante la prima annualità ti cimenterai nel disegno tecnico navale e nello studio della geometria dei galleggianti.

Le altre discipline del secondo e terzo anno sono: Meccanica razionale, per eseguire l’osservazione matematica del moto di un corpo rigido e Fisica tecnica, per questa materia ti concentrerai soprattutto sulla termodinamica. Ti addentrerai anche nei contenuti di Meccanica applicata alle macchine, in Statica della nave, con l’obiettivo di saper risolvere ogni problema di equilibrio e di stabilità di un corpo galleggiante, in Idrodinamica, una disciplina che riguarda il moto dei fluidi, in Scienza delle costruzioni e in Analisi Matematica II, il cui programma prevede approfondimenti dei concetti appresi per l’esame precedente.

Oltretutto, sarà necessario superare la prova di Geometria II, acquisire i fondamenti di Elettrotecnica e padroneggiare le principali tecniche di costruzione navale. Architettura navale e lo studio del funzionamento delle macchine navali sono materie su cui ti focalizzerai al terzo e ultimo anno.

Il titolo che conseguirai alla conclusione dei tre anni è la laurea breve o di primo livello, che ti consente di lavorare per la gestione di progetti standard e non troppo complessi. Le mansioni di un ingegnere nautico sono prevalentemente:

  • progettazione di mezzi navali: realizza progetti di svariate tipologie di imbarcazioni come navi per il trasporto passeggeri, navi da carico o da crociera, piattaforme petrolifere, sottomarini, corazzate militari, barche a vela o da pesca oppure motoscafi e strutture fisse e galleggianti per lo sfruttamento delle risorse marine;

  • supervisione della costruzione di imbarcazioni: dopo aver curato l’aspetto progettuale, coordina le fasi di costruzione, affinché siano eseguite nella piena aderenza al progetto e agli standard di qualità. Si fa carico di progettare e di dirigere la fabbricazione anche dei prototipi dei veicoli nautici;

  • realizzazione di parti meccaniche e di sistemi di bordo: può altresì occuparsi del progetto e dell’assemblaggio di singoli componenti meccanici ed elettrici, dei sistemi di propulsione e di produzione di energia per i mezzi, dei motori fuoribordo ed entrobordo e dei sistemi di guida e controllo;

  • manutenzione e riparazione dei veicoli marini: è una figura di rilevo per la manutenzione delle navi e degli altri mezzi, al fine di accertarsi del perfetto funzionamento di ogni parte elettrica e e meccanica, nonché per la riparazione delle imbarcazioni che sono già in mare e per le procedure di demolizione;

Dato che le competenze sono limitate alle tecniche di base, lo stipendio di un ingegnere navale in possesso di titolo triennale non è particolarmente elevato e si aggira sui 32.200 euro annuali, con la possibilità di guadagnare di più nel caso di trasferte e di lunghi soggiorni sulle imbarcazioni.

Nel corso degli studi avrai occasione di svolgere qualche stage o tirocinio, utile per prepararti ad affrontare l’universo del lavoro e, in questo caso, la retribuzione è di circa 8.300 € all’anno, il compenso è basso poiché si tratta soprattutto di un’esperienza formativa per integrare il sapere teorico con le abilità pratiche.

Percorso universitario e soglie di guadagno di un ingegnere navale con laurea di secondo livello

Frequentando il corso di laurea magistrale in Ingegneria navale, raggiungerai un grado di preparazione superiore e approfondirai quanto appreso nell’itinerario triennale. Le materie in cui ti cimenterai nei due anni di studio sono: per il primo anno, Scienza delle costruzioni, che ti permette di assimilare nozioni ancora più avanzate, utili per analizzare le dinamiche meccaniche di strutture 2D e 3D, Statica della nave e Dinamica della nave.

Riceverai un’istruzione di livello superiore anche nell’ambito dell’Idrodinamica, delle tecniche di costruzione navale e apprenderai i metodi probabilistici della costruzione delle imbarcazioni, prevedendo, per esempio, i fenomeni legati alla distribuzione dei carichi o ai difetti nella statica.

Le discipline caratterizzanti del secondo anno sono: Costruzione di macchine, per apprendere le metodologie più sofisticate di realizzazione delle macchine navali, Architettura navale numerica, grazie a questa materia imparerai a utilizzare le tecniche di soluzione numerica per i problemi più tipici dell’architettura navale e Automazione a fluido, che serve ad avere nozione delle dinamiche di trasmissione di potenza con aria compressa o con olio in pressione.

Oltre a questo studierai le emissioni acustiche ed elettromagnetiche della nave, imparerai come progettare i sistemi di bordo per la propulsione elettrica più all’avanguardia e tutto ciò che riguarda la progettazione militare.

Con la laurea magistrale o specialistica, hai la possibilità di aspirare a posizioni professionali di gran lunga più importanti, poiché sei in grado di gestire delle mansioni più complesse, progetti più avanzati e innovativi, che richiedono elevate capacità tecniche. Di conseguenza, anche la retribuzione ne trae beneficio: lo stipendio di un ingegnere navale con laurea di secondo livello, parte da una media di 43.500 euro annuali per raggiungere cifre intorno agli 84.000 € annuali, dopo alcuni anni di esperienza, fino a un reddito di 90.000 euro per i profili che vantano una carriera di oltre 20 anni nel settore navale.

Le aziende in cui un ingegnere nautico senior trova impiego, come le industrie che si occupano della fabbricazione di mezzi nautici o quelle per l’utilizzo delle risorse del mare, le compagnie di navigazione, nonché la Marina Militare, sono di solito realtà affermate e di prestigio che premiano le risorse più qualificate con alte remunerazioni.

Riscontri economici di un ingegnere navale che lavora all’estero

Per puntare a una gratificazione economica maggiore, l’ideale è esercitare la professione di ingegnere in un altro paese, poiché le prospettive di guadagno in Italia sono minori rispetto ad altre zone dell’Europa e del mondo.

Se consideriamo la situazione di nazioni confinanti, come la Francia, il reddito mensile medio di un ingegnere supera i 3000 € e la paga lievita con il progredire dell’esperienza, mentre in Italia è generalmente quantificabile in poco più di 2000 euro al mese in media e, nei primi anni di professione, supera di poco i 1000 euro mensili.

La Svizzera è il paradiso degli ingegneri che vantano uno stipendio medio di 60.000 euro annuali, questo vuol dire che i più qualificati percepiscono un compenso superiore, arrivando anche a sfiorare i 100.000 euro all’anno, senza considerare che per i periodi di trasferta e di soggiorno a bordo, un ingegnere marittimo riceve un salario superiore di quello ordinario.

L’importo dello stipendio di un ingegnere che svolge il suo mestiere in Spagna non si discosta molto dalle cifre italiane, dato che supera leggermente i 2000 € al mese, quindi anche un nautico che opera in Spagna si trova nella stessa condizione che in Italia.

Per quanto riguarda la Germania, la situazione è migliore perché il reddito mensile degli ingegneri navali parte da una base di 44.000 euro, per arrivare a una media di 65.000 annuali, con possibilità di guadagni più corposi per i professionisti più esperti.

Pure la Gran Bretagna offre agli ingegneri compensi in complesso più elevati di quelli italiani, stimati per una media di circa 4000 euro mensili, così come accade nelle altre nazioni del Nord Europa, fiore all’occhiello è la Danimarca dove i neolaureati possono ricevere 59.000 € all’anno e dopo 10 anni di onorato lavoro arrivano a un reddito annuale di 79.000 euro.

Quanto guadagna un ingegnere navale fuori dall’Europa? Ecco la stima dello stipendio dei professionisti dell’ingegneria in alcuni stati del mondo:

  • Stati Uniti: lo stipendio medio di un ingegnere navale junior, cioè con laurea triennale è di circa 32.200 euro all’anno, un senior con titolo specialistico prende, in media, una paga di 84.000 € annuali.

  • Austrialia: rinomata è la zona di Perth per la considerevole retribuzione offerta agli ingegneri, il cui salario in dollari australiani è pari a 192.000 euro all’anno.

  • Cina: non tanto rosea è la posizione degli ingegneri, con un compenso medio mensile di 1.472 euro;

  • Giappone: notevoli sono le possibilità di realizzazione economica, la paga mensile è quantificabile mediamente sui 5000 euro mensili circa.

La scelta di avventurarsi per realizzare una carriera in un’altra zona del mondo non è sempre facile, ma potrebbe essere un’esperienza stimolante e positiva non solo sul piano del guadagno, ma anche su quello del prestigio professionale e personale.